La “wine educator” Laura Donadoni nel suo libro Intrepide – Storie di donne, vino e libertà (Slow Food Editore) ha raccolto temi che riguardano tutte le donne, anche quelle che lavorano nel mondo del vino, come maternità, sindrome dell’impostore, senso di appartenenza, desiderio di autonomia, ribellione a un percorso tracciato. Si parla anche della banalità del pregiudizio che ancora le riguarda, le donne del vino, quando si mettono in testa di dire la loro in un settore ancora in gran parte dominato dagli uomini.
Laura Donadoni ha raccolto le dodici storie di donne audaci in un mondo declinato al maschile, come è ancora quello del vino. Quello che ne esce, oltre i profili delle donne, è il racconto corale di una sfida colta e di un cambiamento in atto.
E tuttavia le questioni di genere non rappresentano in queste vite tanto un limite quanto piuttosto un elemento da considerare per costruire la propria storia. Un tassello che ha reso il percorso di queste donne sì più difficile ma anche più consapevole e strutturato.
Tra le donne del vino intervistate ci sono le leggende e ci sono le compagne di viaggio, non ugualmente famose ma ugualmente Intrepide.