Il 44,7% delle donne italiane con un’impresa nel mondo del vino ha ripristinato edifici preesistenti. Quasi tutte, il 96,6%, ritengono che sia necessario restaurare piuttosto che costruire da zero e il 94% usa la storia locale per contestualizzare i vini. Sono alcuni dati che emergono dall’indagine ‘Donne vino e salvaguardia dell’identità culturale dei territori del vino’, condotta da Marta Galli, direttore dell’Osservatorio sustainable wine business and enogastronomic tourism.La ricerca è stata condotta con un questionario inviato a 230 Donne del Vino di tutta Italia.
“L’indagine ha portato alla luce l’attitudine a conservare l’identità per usarla nello storytelling delle bottiglie” ha evidenziato Donatella Cinelli Colombini, delegata delle Donne del vino toscane.
Dalla ricerca emerge anche che il 96,9% delle donne del vino usa vitigni autoctoni e oltre la metà punta su quelli per raccontarsi. Altrettanto plebiscitario, 94,5%, l’utilizzo di alimenti e ricette locali in abbinamento alle bottiglie.